La connessione con la natura è associata non solo al benessere psicologico di cui ultimamente si sono scoperti tutti i benefici, ma è legata anche a comportamenti pro-ambiente che mettiamo in atto. Se sei connesso con la natura, non farai nulla che mette in pericolo l’ambiente.
Viviamo in un mondo sempre più urbanizzato e tecnologico tanto che le persone vedono sempre più se stesse come separate dalla natura. La connessione con la natura può essere vista come qualcosa che va oltre il semplice contatto o l’esposizione alla natura: comporta un senso di coinvolgimento significativo in qualcosa più grande di se stessi.
Fare un’escursione all’aperto, raggiungere la cima di una montagna o fare jogging nei boschi mentre ascolti della musica nelle cuffie, pensi a cosa preparare per cena o come risolvere una grana al lavoro, non è connessione con la natura, anche se sei in natura.
La connessione con la natura consiste nel sintonizzarsi profondamente con l’ambiente circostante e nel notare ciò che accade intorno a te. Non hai necessariamente bisogno di muoverti, anzi più lentamente vai, meglio tendi a connetterti.
Perché la connessione con la natura è importante?
La connessione con la natura è importante per due motivi principali:
per i benefici mentali, fisici ed emotivi che offre, e per i benefici ambientali.
La connessione natura-salute
È stato dimostrato che ci sono correlazioni significative tra la connessione con la natura e il benessere psicologico e sociale. Secondo recenti studi la connessione con la natura è associata a maggiore
- autonomia
- autostima
- senso di scopo nella vita
- capacità di attenzione
e a livelli più bassi di
- ansia
- depressione
- stress.
Inoltre può portare un maggiore equilibrio alle nostre emozioni e può contribuire a favorire la gioia e la calma. Mica male, vero?
Più forte è la connessione di una persona con la natura, più è probabile che questa persona trascorra del tempo in natura e che sperimenti sempre più benefici.
Cosa dicono le ricerche
Cosa sappiamo. Un numero sempre più crescente di ricerche in diverse discipline sono impegnate nella comprensione della connessione natura-salute: dagli psicologi agli epidemiologi, dai neuroscienziati ai medici ne studiano gli effetti.
Come risultato, il crescente numero di prove scientifiche sta gradualmente “lanciando” la natura nel regno della salute pubblica e della medicina tradizionale come strumento che gli operatori sanitari possono usare per promuovere una vita sana. Questo è evidenziato dal fatto che si stanno sempre più diffondendo giardini terapeutici in ambienti ospedalieri e prescrizioni da parte dei medici di stare in natura.
I ricercatori hanno scoperto che nelle aree urbane, i residenti che hanno più spazio verde vicino alle loro case riportano significativamente sintomi più bassi di depressione, stress e ansia.
Uno studio in Danimarca ha preso in considerazione la quantità di natura vicino alle case in cui più di 900.000 adulti hanno vissuto la loro infanzia. Rispetto a coloro che sono cresciuti con molta natura nelle vicinanze di casa, coloro che sono cresciuti con meno spazio verde sono a più alto rischio di sviluppare disturbi psichiatrici – tra cui disturbi dell’umore, abuso di sostanze e schizofrenia – da adulti.
Le ricerche nelle città di tutto il mondo indicano la natura come un antidoto alla tensione mentale dovuta alla vita urbana.
Natura e stress
Mentre lo stress è una parte naturale dell’esistenza umana, troppo stress può portare a una minore produttività sul lavoro, interazioni sociali negative, problemi fisici come acutizzazioni dell’asma, ulcere e persino malattie cardiache.
Quando siamo sotto stress, il nostro corpo rilascia ormoni come l’adrenalina, il nostro cuore batte più velocemente e il nostro respiro diventa più rapido. Questo è un bene se siamo in pericolo o dobbiamo concentrarci intensamente su un compito particolare, ma diventa dannoso quando si verifica giorno dopo giorno.
I medici prescrivono una dieta sana e l’attività fisica come mezzi per combattere lo stress, ma da qualche tempo anche la natura viene aggiunta alla lista. La riduzione dello stress, infatti, è uno dei meccanismi chiave attraverso i quali si pensa che la natura abbia un impatto sulla salute.
Natura e fatica mentale
La “fatica mentale”, quello stato di esaurimento causato da periodi prolungati di attività cognitiva, è un effetto collaterale della società moderna. Questa stanchezza del cervello può manifestarsi in diversi modi, per esempio con difficoltà di concentrazione e di gestione dell’umore, fino ad arrivare a scatti d’ira o a comportamenti violenti.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che hanno a disposizione più natura, anche su piccola scala, nel loro ambiente di vita hanno riportato livelli più bassi di affaticamento mentale e meno episodi di comportamento aggressivo rispetto ai residenti in ambienti meno verdi.
Hai mai sentito parlare di ruminazione? La ruminazione è quello che avviene quando la mente si blocca in un ciclo continuo di pensieri negativi legati a se stessi o a situazioni particolari, e che possono essere difficili da spezzare. Questo continuo stare con pensieri negativi che piano piano si fanno sempre più grossi, può portare alla depressione.
È stato dimostrato che fare una passeggiata in natura aiuta a ridurre questo tipo di pensieri negativi: le scansioni del cervello fatte ai partecipanti a questa ricerca che hanno camminato in natura, hanno mostrato un ridotto flusso di sangue nella parte del cervello che controlla le emozioni negative. Camminare nella natura cambia letteralmente il cervello!
Natura e burnout
Il burnout, caratterizzato da sintomi di esaurimento emotivo, depersonalizzazione, e perdita di efficacia personale, negli ultimi anni con la pandemia è salito alle stelle in particolare tra gli operatori sanitari, infermieri e medici. Le conseguenze negative incidono sul benessere e sulle relazioni personali ma anche sulla qualità dell’assistenza ai pazienti.
Alcuni ospedali stanno esplorando modi innovativi di sfruttare la natura per mitigare il burnout e migliorare il benessere: per esempio un ospedale a Portland, in Oregon, ha pensato di creare un micro spazio verde sulla soglia di un’unità di terapia intensiva, incoraggiando il personale a utilizzare questo spazio durante la giornata lavorativa. Uno studio che ha esaminato i sintomi del burnout nelle infermiere che facevano le loro pause all’aperto rispetto a quelle che le facevano al chiuso, ha scoperto che le prime avevano meno sintomi di esaurimento emotivo e depersonalizzazione.
I benefici ambientali
Così come i benefici individuali per la salute e il benessere sono importanti, la connessione con la natura può anche essere benefica per l’ambiente naturale in senso lato, in quanto può portare le persone ad adottare in maggior misura dei comportamenti pro-ambiente.
Il rapporto delle persone con la natura influenza profondamente i loro comportamenti verso l’ambiente. In un momento in cui il mondo si confronta con crescenti minacce ambientali, comprendere meglio e rafforzare la connessione tra le persone e la natura è la chiave per stimolare delle iniziative che favoriscano la salvaguardia dell’ambiente. Se si è consapevoli dei benefici che le persone e le comunità ricevono dalla natura si è molto più propensi a proteggerla da azioni volte a distruggerla.
Come sviluppare una maggiore connessione con la natura
Si può sviluppare un nuovo rapporto con il mondo naturale, un rapporto più stretto, più sano e più sostenibile grazie a questi cinque modi di connettersi:
- sintonizzarsi con la natura attraverso i sensi
- sentirsi vivi attraverso le emozioni e i sentimenti che la natura porta
- notare la bellezza della natura
- il significato che la natura porta alla nostra vita
- prendersi cura della natura e agire in favore della natura
In cinque parole:
- Sensi
- Emozione
- Bellezza
- Significato
- Compassione
Connettersi con la natura aiuta quindi a migliorare la nostra salute mentale, fisica ed emotiva, e fornisce le basi per ecosistemi, comunità ed economie resilienti e sane da lasciare alle generazioni future.
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Letture per approfondire
- M. Amos Clifford, Bagni di foresta. Il potere di guarigione della natura con l’arte dello shinrin-yoku
- Clemens G. Arvay, Effetto Biofilia
- Giuseppe Barbiero, Ecologia affettiva. Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la natura
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