Da molto tempo sono appassionato di filosofia orientale e di ricerca spirituale; mi sono imbattuto in questo libro tanti anni fa, incuriosito dal titolo “Il potere di Adesso”, ma ancor più dal personaggio Eckhart Tolle.
Considerato che i libri che avevo letto fino ad allora sulla spiritualità erano scritti da autori orientali, il fatto che Eckhart Tolle fosse tedesco mi intrigava. Poi il suo volto mi faceva sorridere. Approfondendo ho scoperto che visse un’infanzia infelice e che non ricevette un’educazione formale fino all’età di 22 anni.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stato il fatto che a 29 anni, affetto da depressione che lo portò quasi al suicidio, una notte sperimentò uno stato che potremmo dire di illuminazione, che cambiò totalmente la sua esistenza. Da lì cominciò a vivere uno stato di gioia e di pace incomprensibile, anche se rimase per tanto tempo senza lavoro, senza casa e quasi senza cibo.
Ecco io pensavo che tutto questo potesse avvenire solo in Oriente. Avere una testimonianza di un uomo occidentale che ha vissuto questa esperienza mi ha affascinato e spinto a leggere questo libro.
Il libro è stato pubblicato nel 1997 ed ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei bestseller del New York Times cinque anni dopo, quando Oprah Winfrey ha parlato del potere trasformativo che questo libro ha avuto su di lei. Da allora Eckhart Tolle è diventato famoso in tutto il mondo per i suoi insegnamenti spirituali e ha pubblicato molti altri libri vendendo milioni di copie.
Quindi anche per me, come per Oprah, la lettura di questo libro ha lasciato il segno.
Alcune lezioni che ho imparato da “Il potere di adesso” di Eckhart Tolle
- La vita è solo una serie di momenti del presente
- Le situazioni non causano infelicità
- In ogni situazione, abbiamo 3 opzioni da scegliere
- Lo stress è una spaccatura fra presente e futuro
- Diciamo sì al presente
- Stiamo male perché facciamo resistenza alle cose che non possiamo cambiare
- Come essere più presenti
#1. La vita è solo una serie di momenti del presente
Eckhart Tolle ci insegna che il momento presente è tutto ciò che abbiamo. Siamo così indaffarati e presi dalle nostre attività quotidiane che spesso abbiamo la sensazione che la vita ci sfugga di mano.
Secondo Tolle, non c’è futuro e non c’è passato: la nostra vita consiste in una serie di momenti nel presente. Il passato e il futuro sono solo costruzioni della nostra mente. Il passato è già perduto, mentre il futuro, per quanto seducente, è ancora una favola. Il momento presente è tutto ciò che c’è. Su questo dobbiamo concentrarci, perché è solo nel momento presente che le cose accadono. Eppure noi non siamo sempre nel presente.
Vivere in un momento diverso dall’Adesso è inutile. Per questo è importante immergersi nel momento presente, perché lì c’è il flusso della vita che scorre. Non nel passato, non nel futuro. Tolle ci invita ad essere pienamente presenti nel qui e ora, in ciò che stiamo facendo e quando lo stiamo facendo.
Già il fatto di rendersi conto di non essere presenti è presenza perché possiamo scegliere di concentrare la nostra attenzione sul qui e ora anziché sul passato o sul futuro e a poco a poco aumentare il nostro livello di consapevolezza.
#2. Le situazioni non causano infelicità
La causa principale dell’infelicità non è mai la situazione che stiamo vivendo, ma sono i pensieri che abbiamo, legati a quella situazione. È la narrazione che ci facciamo di un evento che genera in noi delle reazioni emotive. In poche parole è quello che ci raccontiamo che ci fa stare bene o ci fa stare male. È quindi importante diventare sempre più consapevoli di ciò che stiamo pensando, separando i pensieri dalla situazione. La situazione è sempre neutrale. È così com’è. Tant’è che persone diverse possono percepire la stessa situazione in modo assolutamente diverso.
Tolle ci insegna a prendere le situazioni così come sono. Non etichettandole, provando gratitudine per il momento che stiamo vivendo. In questo modo avremo un buon antidoto all’infelicità.
#3. In ogni situazione, abbiamo 3 opzioni da scegliere
Se ci accorgiamo che il nostro presente non ci piace, abbiamo tre possibilità: possiamo allontanarci dalla situazione, possiamo cambiarla o semplicemente accettarla.
Queste tre opzioni ci permettono di prendere il controllo della nostra vita. Scegliendo una di queste, ci assumiamo la piena responsabilità della nostra vita. Questo significa che siamo pronti ad accettare le conseguenze delle nostre scelte.
#4. Lo stress è una spaccatura fra presente e futuro
Lo stress è una spaccatura causata dal fatto che ci troviamo “qui” nel presente ma vorremmo essere “là” nel futuro. C’è un altro modo di affrontare gli impegni della vita, che è quello di fare senza proiettarci nel futuro e senza opporre resistenza al presente. Se ci muoviamo, lavoriamo, corriamo, facciamolo totalmente. Godiamoci l’elevata energia del momento presente. Se riusciamo a fare questo non saremo più stressati, non ci spaccheremo più fra presente e futuro, ma ci muoveremo, correremo o lavoreremo divertendoci.
#5. Diciamo sì al presente
Dire sì al presente per Eckhart Tolle significa abbracciare le situazioni come se le avessimo scelte noi. Accettare il momento presente. Quando si parla di accettazione spesso immaginiamo che si tratti di uno stato passivo. Tolle ci insegna a vedere l’accettazione non come una sconfitta, ma come un fenomeno puramente interiore di abbandono. Non significa che a livello esteriore non possiamo intraprendere azioni e modificare la situazione. Non è la situazione complessiva che dobbiamo accettare, ma solo quel segmento minuscolo chiamato Adesso.
Non significa sopportare passivamente la situazione in cui ci troviamo e non fare niente in proposito. Né significa smettere di fare progetti o di dare inizio ad azioni positive. L’accettazione è lasciarsi andare al flusso della vita anziché opporre resistenza, perché solo ed unicamente nel momento presente possiamo fare pienamente esperienza della vita. Accettare incondizionatamente e senza riserve il momento presente significa abbandonare la resistenza interiore a ciò che ci arriva.
Tolle ci esorta ad accettare l’Adesso così com’è: questo ci permette di agire con consapevolezza, perché non lottando e non opponendo resistenza, recuperiamo energia utile per andare avanti o creare un nuovo piano d’azione.
#6. Stiamo male perché facciamo resistenza alle cose che non possiamo cambiare
L’unica sofferenza che proviamo veramente è quella che ci creiamo da soli. Tolle sostiene che il nostro stare male non è altro che il risultato della nostra resistenza a tutte le cose che non possiamo cambiare. Pensiamo molto al passato, ma possiamo vivere solo nel presente e non abbiamo quindi mezzi per cambiare le cose che sono già avvenute e che ci rendono infelici.
A tutti noi è capitato di aggrapparsi ad esperienze negative che ci sono accadute, pensando e ripensando a quanto ci è successo. Il passato è passato, non possiamo cambiarlo e continuare a pensarci non fa altro che alimentare le emozioni che ci fanno stare male legate a quell’evento. Tutto è nella nostra testa, la situazione non esiste più. Invece di seguire questa strada, dovremmo semplicemente onorare il nostro passato. Secondo Tolle, dopo averlo fatto, siamo liberi di abbracciare e di vivere il futuro con fiducia.
#7. Come essere più presenti
Non siamo capaci di smettere di pensare: questo rumore mentale incessante ci impedisce di trovare calma e serenità. Ma dov’è l’interruttore per spegnere ogni tanto i nostri pensieri? Tolle ci suggerisce di creare un intervallo nel nostro flusso mentale sieri. Questo dà profonda soddisfazione perché diventiamo altamente vigili, attenti e consapevoli a ciò che stiamo facendo senza pensare ad altro.
Tolle scrive: “Per esempio, ogni volta che salite o scendete le scale a casa o sul lavoro, prestate grande attenzione ad ogni passo, a ogni movimento, perfino alla respirazione. Siate totalmente presenti. Oppure quando vi lavate le mani cercate di prestare attenzione a tutte le percezioni sensoriali legate a tale attività: il suono e le sensazioni tattili dell’acqua, il movimento delle mani, il profumo del sapone e così via. O, ancora, quando salite in automobile, dopo aver chiuso la portiera, soffermatevi per qualche secondo a osservare il flusso del vostro respiro, diventate consapevoli di un potente e silenzioso senso di presenza. Vi è un certo criterio con cui misurare il successo in questa pratica: il livello di pace che si avverte interiormente.”
Se ci ricordiamo di mettere in atto questa pratica di presenza vi assicuro che dopo un po’ diventa una figata pazzesca!
Lettura per approfondire
– Eckhart Tolle – “Il potere di Adesso”
Infografica Eckhart Tolle Il potere di adesso
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