Ne “La pace è ogni passo” Thich Nhat Hanh ci parla di come vivere il momento presente, dell’importanza del nostro respiro e di come possiamo praticare la presenza nelle attività quotidiane, anche lavando i piatti. Una lettura d’ispirazione perché vengono proposti esercizi molto utili, pratici e semplici. Non è teoria, è pratica.
“Possiamo sorridere, respirare, camminare e consumare i nostri pasti in modo tale da entrare in contatto con l’abbondanza di felicità che abbiamo a disposizione. Siamo molto bravi a prepararci alla vita, ma non altrettanto a viverla. Siamo capaci di sacrificare dieci anni al conseguimento di un diploma, e siamo disposti a lavorare molto duramente per ottenere un impiego, una macchina, una casa e così via. Ma abbiamo difficoltà a ricordare che siamo vivi nel momento presente, l’unico che ci è dato per essere vivi. Ogni respiro che facciamo, ogni passo che facciamo, può essere riempito di pace, gioia e serenità. Basta semplicemente essere svegli, vivi nel momento presente”.
Ti risuonano queste sue parole? Condivido alcune riflessioni.
La pace è ogni passo
Nutri i semi sani
“La coscienza esiste su due livelli: come semi e come manifestazioni di questi semi. Supponiamo di avere un seme di rabbia in noi. Quando le condizioni sono favorevoli, quel seme può manifestarsi come una zona di energia chiamata rabbia. Brucia e ci fa soffrire molto. È molto difficile per noi essere gioiosi nel momento in cui il seme della rabbia si manifesta.
Ogni volta che un seme ha l’occasione di manifestarsi, produce nuovi semi dello stesso tipo. Se siamo arrabbiati per cinque minuti, nuovi semi di rabbia vengono prodotti e depositati nel terreno della nostra mente inconscia durante quei cinque minuti. Ecco perché dobbiamo fare attenzione nel selezionare il tipo di vita che conduciamo e le emozioni che esprimiamo. Quando sorrido, i semi del sorriso e della gioia sono spuntati. Finché si manifestano, nuovi semi di sorriso e di gioia vengono piantati. Ma se non mi esercito a sorridere per un certo numero di anni, quel seme si indebolirà, e potrei non essere più in grado di sorridere”.
Pratica giardinaggio mentale
Quali semi stai piantando? Prenderti cura della tua mente è come fare giardinaggio mentale. Mi piace molto questa espressione perché rende perfettamente l’immagine di quello che possiamo fare con la nostra mente: possiamo scegliere i semi o gli imprinting che vogliamo piantare nella nostra mente; possiamo osservare quali pensieri creano le cose che vogliamo ottenere in modo da piantare consapevolmente altri di quei semi.
Ne sei convint* anche tu? La mente è come un giardino fertile e per farla fiorire devi nutrirla quotidianamente. Se introduci nella tua mente delle erbacce (cattivi pensieri, pensieri di rabbia, di astio, negativi) rischi che queste erbacce infestino tutto. Pensa a una situazione che ti ha fatto arrabbiare. Più ci pensi, più questo tuo sentire si fa grande dentro di te. Ora, io non sto dicendo che tu non abbia delle ragioni per esserti arrabbiat*, solo non permettere a questa rabbia di rovinarti altre esperienze, l’umore, la giornata. Lo so, non è facile. Anche io lotto con me stessa rispetto a questa cosa. È più facile lasciarsi trascinare dalla rabbia, piuttosto che cercare di prenderne distanza, ma la seconda cosa è sicuramente più utile al mio benessere. Questo non vuole dire che io nego la mia rabbia, ma vuole dire che ne prendo distanza, e la osservo. Guardandola da fuori vedo cose che non posso vedere quando sono totalmente immersa in quella rabbia. Vedo quali sono le paure, i bisogni, cosa ci sta dietro, le reazioni…
Questo per farti un esempio e non lasciare che delle erbacce infestanti prendano il sopravvento nel tuo giardino mentale.
Il modo in cui ci rapportiamo al nostro presente crea il nostro futuro
Dopotutto, il modo in cui ci rapportiamo al nostro presente crea il nostro futuro. Il presente è il seme del nostro futuro. Il futuro è il risultato di ciò che facciamo ora.
Se oggi pensi che un ‘fallimento’ sia la fine del mondo, ti rapporterai ai fallimenti in questo modo anche nel tuo futuro. Se invece ti rapporti in modo diverso, se lo vedi come un’esperienza dalla quale apprendere, credi uno stato d’animo vincente.
Pianta i semi della gioia
Puoi scegliere quali semi piantare, quindi puoi scegliere di piantare semi (pensieri) che ti fanno stare bene.
Per esempio metti l’intenzione di notare ogni cosa buona che ti accade: ogni pensiero positivo che ti passa per la testa, qualsiasi cosa che vedi, senti, mangi o annusi che ti porta piacere; un successo per qualcosa, un ostacolo che superi, una comprensione che hai realizzato, …
Lo sai che quando poni l’attenzione su qualcosa, il tuo cervello è portato a notare quella cosa maggiormente rispetto a prima? Provaci: guarda quante volte vedi per strada una macchina di un certo modello di colore rosso. Mi dirai che improvvisamente noti quell’auto ovunque! Invece no, semplicemente la tua attenzione in questo momento è attirata da quello, mentre prima non lo era.
Così accade per i pensieri che immettiamo nella nostra mente!
Quando sei consapevole di ciò che porti nei tuoi pensieri (e nel tuo cuore), sai anche cosa ti fa bene e cosa no, e quindi cercherai di portare a te quelle cose che creano armonia.
Ricorda che i pensieri portano sempre alle parole e alle azioni. Se la gioia è nel nostro cuore, ogni pensiero, parola e azione è illuminata dalla gioia.
La respirazione
“Respirare dentro e fuori è molto importante ed è piacevole. Il nostro respiro è il collegamento tra il nostro corpo e la nostra mente. A volte la nostra mente sta pensando a una cosa e il nostro corpo ne sta facendo un’altra, e mente e corpo non sono uniti. Concentrandoci sul nostro respiro, “inspirazione” ed “espirazione”, riportiamo il corpo e la mente insieme, e diventiamo di nuovo interi. La respirazione consapevole è un ponte importante.
Per me, la respirazione è una gioia che non posso perdere. Ogni giorno, pratico la respirazione consapevole e nella mia piccola stanza di meditazione, ho calligrafato questa frase: “Respira, sei vivo!”. Solo respirare e sorridere può renderci molto felici, perché quando respiriamo consapevolmente ci recuperiamo completamente e incontriamo la vita nel momento presente”.
Il respiro è il collegamento tra la nostra mente e il nostro corpo. Wow!
L’attenzione al respiro ti aiuta a pensare di meno ed è un’esperienza rigenerante. Nella respirazione cosciente, Thich Nhat Hanh suggerisce di ripetere “In” quando si inspira e “Out” quando si espira. Può essere un esercizio molto utile anche perché lo possiamo praticare ovunque.
Ciò che trasforma la tua vita è ciò che pratichi
Ciò che trasforma la tua vita è ciò che pratichi. Ogni giorno allenati ad essere sempre più consapevole dei tuoi pensieri, del tuo sentire; allenati alla gioia, a superare le difficoltà, alla gratitudine, e così via. Non basta affermare o credere in qualcosa, avere letto tutti i libri di crescita personale di questo mondo, se poi non si pratica. È la pratica che ci cambia, non la conoscenza. Pratica e ancora pratica. Allenamento.
“La pace è ogni passo” per me significa che ogni giorno mi posso allenare alla mia pace interiore praticando la presenza. E quando ho la pace dentro di me, di conseguenza porto la pace nelle relazioni intorno a me. Il sentiero della consapevolezza lo si percorre nelle piccole azioni di vita quotidiana.
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