Allenarsi fin da piccoli a trovare qualcosa di cui essere grati, può aiutare i bambini a superare dei momenti che sono per loro difficili e ad adottare un mindset positivo più avanti nell’età adulta. Per questo è importante insegnare la gratitudine ai bambini.
Vediamo delle semplici strategie per scoprire ed esprimere sentimenti di gratitudine.
La gratitudine non è riservata solo alle grandi cose. Sentirsi grati per le piccole cose è altrettanto potente: un abbraccio affettuoso, il sapore caldo di una tazza di cioccolata o il pelo morbido di un cucciolo. La parte importante è fermarsi e notare ciò di cui si è grati.
In fondo all’articolo trovi due brevi video sulla gratitudine da vedere, uno è tratto da “La Bella e la Bestia” e un altro invece è la storia di un uomo trasformato completamente da un gesto di gratitudine.
La gratitudine
Se ci pensi, la gratitudine è un processo suddiviso in quattro parti.
Si tratta di:
- Notare, cioè riconoscere le cose di cui si è grati
- Pensare al perché si è grati di quelle cose
- Sentire le emozioni che si provano
- Fare, cioè il modo in cui si esprime la propria gratitudine.
Ecco alcune domande che possono aiutare i bambini a sperimentare la gratitudine:
- Che cosa hai nella tua vita per cui essere grato?
- Ci sono cose per cui essere grati oltre ai regali che qualcuno ti ha fatto?
- Sei grato per qualche persona nella tua vita?
- Pensi che dovresti dare qualcosa alla persona che ti ha fatto questo regalo? Che ti aiutato? Che ti vuole bene?…
- Come ti fa sentire ricevere questo regalo? Come ti fa sentire questo gesto da parte di questa persona?
- Come ti senti dentro?
- Cosa ti fa sentire così?
- C’è un modo per mostrare come ti senti per questo regalo?
- Come puoi mostrare la tua gratitudine a chi ha fatto questo per te?
- La sensazione che provi per questo regalo ti fa desiderare di condividere questa sensazione dando a qualcun altro?
- Come puoi condividere la tua gratitudine per qualcosa?
Esercita il muscolo della gratitudine
Lo so, sembra di essere in palestra. Un giorno parlo di allenare la volontà, un altro giorno il coraggio, oggi è la volta del muscolo della gratitudine. Ma è proprio così. La vita è un continuo allenamento per essere preparati nelle occasioni giuste.
Nei tempi particolarmente difficili che stiamo vivendo, soprattutto per i bambini, è più importante che mai avere a portata di mano strategie che ci incoraggino a concentrarci sulle cose di cui siamo grati nella nostra vita.
È vero che quando ci sentiamo felici siamo più propensi a sentirci anche grati. Ma è altrettanto vero che non dobbiamo aspettare di sentirci felici per sentirci grati. La gratitudine stessa porta a sentimenti più profondi della felicità. Molti studi hanno dimostrato che non solo ci rende più felici, ma può anche migliorare la nostra salute, portare ad avere una migliore autostima di sé e a dormire meglio la notte!
La gratitudine non è innata, ma deve essere imparata. La buona notizia è che la gratitudine si insegna facilmente. In particolar modo, non dimenticare che tu sei il miglior esempio per i tuoi figli.
Ecco alcune semplici strategie per insegnare la gratitudine ai bambini.
I momenti di gratitudine
Prendi l’abitudine di avere dei “momenti di gratitudine” per tutta la famiglia, dei momenti specifici durante la giornata in cui ognuno di voi rallenta e pensa a ciò che vi fa sentire grati. Ricorda, la gratitudine è un muscolo e ha bisogno di esercizio per crescere! Farlo tutti insieme può essere divertente.
L’allenamento comincia da quando ti svegli la mattina.
Iniziare con un pensiero grato ti aiuta enormemente a far partire la giornata in modo positivo: pensa “Sono grata che il sole splenda”, “Sono grato di andare a trovare la nonna oggi” oppure “Queste ciliegie sono veramente fantastiche!”
Anche il momento del pranzo o della cena è buono per esprimere gratitudine. Ogni membro della famiglia può condividere “la cosa migliore di oggi”. Ascoltare le cose per cui tutti sono grati può incoraggiare ancora di più la gratitudine in famiglia ed è un buon modo per coinvolgere tutti nell’esprimere gratitudine.
Il linguaggio della gratitudine
Parla di gratitudine, fai in modo di condividere ciò per cui sei grata. Anche quando hai una giornata difficile o succede qualcosa di brutto, sottolinea che c’è comunque qualcosa per cui essere grati. Invece di lamentarti per la pioggia, parla del bene che fa l’acqua alla natura, oppure che potete fare dei lavoretti creativi che rimandate da tempo.
Chiedi ai tuoi bambini di darti una mano nelle faccende domestiche, anche se non sono in grado di fare molto. Oltre ad imparare qualcosa e ad essere un momento tramutato in gioco, capiscono che fare delle cose richiede uno sforzo e inizieranno ad apprezzare gli sforzi degli altri. Non servono grandi cose, apparecchiare la tavola, mettere in tavola i tovaglioli o il pane, aiutare nel preparare una torta, portare un sacchetto della spesa leggero, raccogliere l’erba nel prato, passarti le mollette mentre stendi il bucato…
Lo scopo di queste piccole cose non è solo il fare, ma anche dire delle frasi come “A papà piacerà molto la torta che stiamo facendo”, “Il tuo aiuto a stendere mi fa risparmiare tempo”… in modo che il linguaggio della gratitudine diventi familiare.
Quando una giornata diventa difficile, prova anche a cambiare quello che stai facendo: una passeggiata all’aperto, per esempio, è piena di doni: il cielo blu, il profumo dei fiori, il cinguettio degli uccelli, un vicino amichevole, il sole caldo…
Sei tu il miglior esempio
Sei tu il miglior esempio, per cui assicurati di mostrare gratitudine e che i tuoi bambini ti vedano farlo. Voglio dire, ringrazia la cassiera del supermercato o l’autista della macchina che si ferma per farvi attraversare. Non è solo buona educazione, ma in questo modo insegni ai tuoi figli che stai notando e apprezzando un’azione compiuta da qualcuno. Assicurati anche di esprimere la tua gratitudine per gli sforzi di tuo figlio per aver apparecchiato la tavola, messo in ordine la sua cameretta e via dicendo.
Crea un “barattolo della gratitudine”
Durante il lockdown, a casa nostra abbiamo creato il barattolo della gratitudine. Lo puoi fare anche se non hai bambini, è un buon modo per portare la consapevolezza a cosa di buono c’è stato nella tua giornata, ed è utile andare a ripescare quei fogliettini in quei momenti in cui sei un po’ giù.
Quindi invita i tuoi figli a decorare un barattolo con pennarelli, adesivi, brillantini e una bella scritta “barattolo della gratitudine”. Metti questo barattolo in un posto ben visibile in casa. Ogni giorno, incoraggia i membri della famiglia a scrivere o a disegnare un’immagine di qualcosa o qualcuno per cui sono grati e a mettere il foglietto nel barattolo. Quando qualcuno in famiglia si sente un po’ giù, ricorda di pescare un foglietto e di condividerlo ad alta voce.
Il collage della gratitudine
Puoi anche pensare di creare un collage della gratitudine da appendere al muro. Prendi un foglio abbastanza grande (un formato A3 per esempio) sul quale inserire post-it, delle parole, piccoli disegni di un evento che è accaduto, oppure immagini ritagliate da riviste. Mettilo in un posto dove tutti lo possano vedere e guardandolo, si ricordino di tutte le cose per cui la tua famiglia è grata.
Insegnare la gratitudine ai bambini e fare della gratitudine un’abitudine può fare sì che la pratichino regolarmente e che diventi naturale.
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