In questo articolo parliamo del libro “Il coraggio di non piacere. Liberati dal giudizio degli altri e trova l’autentica felicità“ di Ichiro Kishimi e Fumitake Koga
Il libro è centrato sull’essere la persona che vuoi veramente essere, e avere meno preoccupazioni delle opinioni degli altri, dei tuoi dubbi o delle tue esperienze passate. Sempre più persone sembrano essere in conflitto tra mostrare il loro vero sé e compiacere gli altri.
Quindi se hai bisogno di compiacere gli altri, temi il confronto con gli altri o hai la tendenza ad attribuire l’infelicità della tua attuale situazione alle tue esperienze precedenti, questo libro ti fornirà punti di vista alternativi, una prospettiva stimolante e utile.
Il libro racconta la storia di un giovane infelice che visita un filosofo nella periferia della sua città. Attraverso cinque conversazioni, il maestro lo aiuta a prendere il controllo della sua vita e della sua felicità., perché per essere felici ci vuole coraggio, e ci vuole anche il coraggio di non piacere e di essere disapprovati.
Essere felici richiede un cambiamento
La maggior parte di noi non ha il coraggio di essere felice perché questo richiede un cambiamento. Questo è il motivo per cui alcune persone scelgono di vivere una vita miserabile o infelice, perché essere felici richiede cambiamenti impegnativi!
Tutti i problemi sono problemi di relazione interpersonale. Una volta che impari a lasciare andare i compiti degli altri, come la loro opinione su di te, e a concentrarti su te stesso ti libererai di un sacco di stress inutile.
Ognuno di noi ha i propri compiti (il lavoro, l’amicizia e l’amore) e non dovremmo interferire e intrometterci nei compiti altrui.
“GIOVANE: Tutto qui?
FILOSOFO: In generale, i problemi legati alle relazioni interpersonali sono dovuti al fatto che interferiamo con i compiti degli altri o che permettiamo agli altri di interferire con i nostri. La divisione dei compiti è sufficiente per apportare un cambiamento radicale alle relazioni interpersonali.
GIOVANE: Non capisco. In primo luogo, come fai a stabilire di chi sia il compito? Dal mio punto di vista, parlando realisticamente, costringere un figlio a studiare è dovere dei genitori, perché quasi nessun bambino ama studiare e, in fin dei conti, il genitore è il tutore del figlio.
FILOSOFO: C’è un modo semplice per stabilire di chi sia il compito: chiedersi chi sia il destinatario del risultato prodotto dalla scelta fatta. Quando il bambino sceglie di non studiare, il risultato della decisione – restare indietro rispetto ai compagni, per esempio, o essere accettato nella sua scuola preferita – non è destinato ai genitori, bensì al bambino. In altre parole, studiare è compito del bambino”.
Non cercare o ricercare riconoscimenti dagli altri
Uno dei concetti più importanti è quello di non cercare o ricercare riconoscimenti dagli altri, ma solo concentrarsi sui propri compiti e sul contributo che noi possiamo dare agli altri e alla società.
Se abbiamo bisogno che altre persone interferiscano con noi, ci riconoscano o celebrino i nostri risultati, siamo preoccupati di ciò che gli altri pensano di noi e non di chi vogliamo veramente essere.
Questa idea si riduce alla libertà, o al coraggio di essere antipatici. Si tratta di non aver bisogno del riconoscimento, della ricompensa o della convalida degli altri per sentirci felici.
“FILOSOFO: L’approvazione degli altri è una cosa di cui essere orgogliosi, ma sarebbe sbagliato dire che è assolutamente indispensabile. Perché la si cerca? O, per essere più chiari, perché una persona vuole essere lodata dagli altri?
GIOVANE: È semplice. È grazie all’approvazione altrui che abbiamo la sensazione di valere qualcosa e che riusciamo a cancellare il senso d’inferiorità, imparando ad avere fiducia in noi stessi. Sì, è questione di valore. Mi pare che tu ne abbia parlato l’ultima volta: il senso d’inferiorità è legato a un giudizio di valore. È perché non ho mai avuto l’approvazione dei miei genitori che la mia vita è stata rovinata dal senso d’inferiorità.”
FILOSOFO: Quando cerchi approvazione negli altri e ti preoccupi solo del loro giudizio, in fin dei conti vivi la vita degli altri.
GIOVANE: Cosa significa?
FILOSOFO: Il profondo desiderio di approvazione sfocia in una vita passata a seguire le aspettative di chi vuole che tu sia un certo tipo di persona. In altre parole, getti via il tuo vero io e vivi la vita di altri.”
Il tuo passato non determina il tuo futuro
Un altro concetto di cui parla l’autore è quello che il tuo passato non determina il tuo futuro.
Possiamo cambiare chi siamo in qualsiasi momento. Anche se ti è successo qualcosa di brutto nella vita, non significa che la tua vita sarà brutta, ma puoi riconoscere che hai tu la scelta su come rispondere ad quanto successo.
Quello di cui scrivono Ichiro Kishimi e Fumitake Koga non sono cose nuove, ma leggerle sotto una forma diversa (quella di dialogo tra un giovane dubbioso e un saggio) può farci bene per riportarcele alla mente e cambiare qualcosa se anche noi viviamo una vita alla ricerca dell’approvazione altrui dimenticando la nostra soddisfazione e la nostra felicità.
Abbi il coraggio di non piacere per vivere una vita piena e autentica, a forma di te.
Articoli correlati
- Cosa significa essere autentici: tappe e ostacoli
- Scoprire le nostre unicità per essere speciali!
- La libertà di essere te stesso: come uscire dalla trappola di voler piacere a tutti
Strumenti pratici
per riconoscere, superare e trasformare la paura di fallire
La paura di non farcela è una delle ragioni principali che blocca le persone
nella realizzazione di ciò che più desiderano.
Ma come possiamo andare oltre questa paura?
Cambiando la nostra mentalità e riprendendoci il nostro potere personale.
Nel videocorso imparerai
passo dopo passo a conoscere i vari aspetti della paura di fallire, a comprendere come si muove, a scoprire come affrontarla e superarla.