Quanto spesso riesci a realizzare ciò che vuoi?
I tuoi intenti si traducono in realtà?
Riesci a raggiungere gli obiettivi che ti poni?
Se ciò non è accaduto, o non accade, cosa ti impedisce di riuscirci?
Hai mai considerato che potrebbero essere le tue stesse azioni ad impedirti di raggiungere i tuoi obiettivi?
Spesso diamo la colpa della mancanza del raggiungimento di ciò che desideriamo a fattori esterni: non ho abbastanza tempo, non ho le capacità, ho altre cose più importanti da fare, ecc. Dietro queste scuse spesso si nasconde un piccolo diavoletto che ci spinge ad un comportamento auto-sabotante.
Come capire se ti stai auto-sabotando
Ma come fare a sapere se il diavoletto ti sta influenzando? Chiediti:
- do la priorità a gratificazioni istantanee rispetto a risultati a lungo termine?
- evito di intraprendere azioni necessarie per ottenere le cose che voglio veramente?
- mi lamento spesso?
- rimando le cose all’ultimo minuto?
- permetto ai pensieri autodistruttivi di prendere il sopravvento?
Sii onesto. Se hai risposto di sì ad alcune di queste domande, è possibile che tu ti stia auto-sabotando.
Cos’è l’auto-sabotaggio?
Sabotare se stessi, o auto-sabotaggio, è quando agiamo in modi o comportamenti che minacciano i nostri obiettivi: se c’è qualcosa che vuoi raggiungere, ma in qualche modo non sei mai in grado di arrivarci, con molta probabilità c’è qualcosa internamente che ti autolimita.
Questo tipo di comportamento può avere un impatto negativo su quasi ogni parte della tua vita, sia personale che professionale. Questo comportamento dannoso è comune e diventa un ciclo di abitudini che ti fanno sentire come se non fossi abbastanza bravo per le cose che vuoi raggiungere. Le persone si auto-sabotano per molte ragioni, ma spesso alla base c’è una mancanza di fiducia in se stessi.
Potresti essere consapevole dei tuoi comportamenti auto-sabotanti, o potresti farlo inconsciamente.
Ad esempio, probabilmente sai cosa devi fare per lavorare verso il tuo obiettivo, ma invece di farlo decidi di passare del tempo sui social. Anche questa è una forma di auto-sabotaggio.
Comportamenti auto-sabotanti
Ci sono molti comportamenti auto-sabotanti, come ad esempio:
- la procrastinazione, cioè rimandare le cose da fare;
- mangiare troppo e male;
- evitare di affezionarsi troppo nelle relazioni;
- non essere puntuali
A tutti noi capita di adottare questi comportamenti di tanto in tanto, se questi diventano azioni ripetute e sistematiche che iniziano a interferire con il raggiungimento dei nostri obiettivi, è probabile che ci stiamo auto-sabotando.
Perché ci auto-sabotiamo?
È importante sapere che non c’è una sola ragione per cui ciò avviene. Questo potrebbe accadere per diversi motivi, ma probabilmente il nostro inconscio vede questi comportamenti come una forma di autoconservazione o autoprotezione.
A volte i modi in cui ci sabotiamo sono piuttosto ovvi, mentre altre volte le azioni sono così sottili che possono facilmente sfuggire. Ma in entrambi i casi, è spesso il modo in cui la nostra mente ci difende.
Ecco alcune motivazioni che ci spingono a comportamenti auto-sabotanti:
- il bisogno di controllo;
- la mancanza di autostima;
- la paura di fallire;
- la paura del successo: potremmo essere preoccupati di non essere davvero qualificati e di poter essere “smascherati” come un impostore;
- il gioco della colpa: auto-sabotandoci potremmo trovare qualcuno da incolpare, su cui scaricare la responsabilità di non aver raggiunto ciò che volevamo
Diventa il migliore amico di te stesso
Un modo per contrastare questi comportamenti auto-sabotanti è quello di diventare i “migliori amici di noi stessi”. Diventando il migliore amico di te stesso avresti il vantaggio di contare sulle tue risorse interne e di rafforzare la fiducia in te stesso, che spesso è alla base dei comportamenti auto-sabotanti.
Su come diventare il migliore amico di te stesso ne parliamo nell’articolo “10 modi per diventare il migliore amico di te stesso”.
Abbiamo preparato anche un’infografica da tenere sotto mano. Scaricala qui.
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