Chi più o chi meno, il pensiero di quello che pensano gli altri ci condiziona da sempre:
“Cosa penseranno se mi vesto così?
Va bene se faccio in questo modo?
Se dico questo, piacerò ancora?
Non ho voglia di andare, ma devo andarci, altrimenti non mi accetteranno più”.
La paura di essere sottoposti al giudizio altrui ci blocca dal fare quello che vorremmo veramente fare, dall’esprimere il nostro pensiero con sincerità, in poche parole dall’essere noi stessi.
I giudizi esterni ci rendono prigionieri, sono delle catene che ci trattengono dal muoverci liberamente nella vita.
Abbiamo bisogno dell’approvazione degli altri come dell’aria che respiriamo e così facendo, annulliamo noi stessi. Quando cerchiamo l’approvazione altrui a tutti i costi, dentro di noi proviamo un senso d’inferiorità dato dal paragonare noi stessi agli altri.
Perché ci facciamo ostacolare dal giudizio degli altri?
Perché l’approvazione altrui è così importante?
Il bisogno di appartenenza è uno dei bisogni fondamentali individuati da Maslow, posto nella sua piramide dopo i bisogni di sopravvivenza (fame, sete, desiderio sessuale) e di sicurezza, e prima dei bisogni di stima e di autorealizzazione. Essere amati e amare, essere accettati, far parte di un gruppo, cooperare, rappresentano l’aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità; sono bisogni di natura sociale, in generale riguardano quei bisogni la cui soddisfazione deriva dalla qualità della vita affettiva e dalla presenza di relazioni soddisfacenti.
Qui entra in gioco la paura del giudizio degli altri: se gli altri ci giudicano male, se non piacciamo per via di come ci vestiamo, di come parliamo, di quello che diciamo, o perché il nostro livello di istruzione viene considerato troppo elevato o troppo basso, perché siamo stranieri, o per svariati altri motivi -la lista è lunghissima-, non veniamo accettati e quindi esclusi dal gruppo. Essere esclusi vuole dire essere soli ed emarginati.
Fermiamoci un attimo e chiediamoci: perché dobbiamo annullare noi stessi per accontentare gli altri e vivere nell’approvazione altrui? Per rimanere in relazioni dove ci sentiamo inferiori? A cosa rinunciamo quando abbiamo paura delle critiche?
L’autocontrollo è forza. La calma è padronanza. Bisogna arrivare a un punto in cui il proprio stato d’animo non cambia in base alle azioni insignificanti di qualcun altro. Non permettete agli altri di controllare la direzione della vostra vita. Non permettete alle vostre emozioni di sopraffare la vostra intelligenza. – James Allen
La paura del giudizio
La paura del giudizio a volte ci fa rimandare o addirittura ci blocca dal fare delle scelte importanti, dal seguire una strada piuttosto che un’altra.
Non ci sentiamo abbastanza coraggiosi da mostrarci nella nostra vulnerabilità di fronte agli altri perché ci concentriamo di più su ciò che la gente potrebbe pensare di noi che sul messaggio che vogliamo trasmettere.
In realtà, non possiamo controllare ciò che gli altri sentono o pensano, ma siamo responsabili delle nostre azioni, dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri. Roberto Assagioli, padre della Psicosintesi, in ‘Per vivere meglio’ scrive:
“Molti dei nostri malumori e anche delle nostre sofferenze e infelicità derivano dalle critiche altrui, data l’importanza che diamo alle opinioni che gli altri hanno di noi. Ma quelle critiche sono inevitabili: saremo sempre criticati; è meglio saperlo e accettarlo a priori!
Un antico detto Buddista recita: “Criticano quelli che parlano, criticano quelli che tacciono, anche quelli che parlano poco sono criticati; incensurato non c’è nessuno al mondo.”
Non possiamo piacere a tutti
Voler essere approvati e amati è naturale come volere cibo e riparo, ma quando si cerca di piacere a tutti, questo diventa un problema.
La paura della disapprovazione non ci permette di parlare, di dire quello che ci passa per la testa, di essere noi stessi: nasce così il rischio molto concreto di diventare quelli che cambiano sempre i propri piani in un attimo per accontentare gli altri, che si assumono sempre più lavoro e così rimangono in ufficio fino a tardi, che sono incapaci di dire ‘no’ e quindi dicono sempre sì a tutto e a tutti, che mettono i bisogni degli altri prima dei propri.
Quando diventiamo consapevoli che ciò che gli altri pensano di noi non ci definisce, ci liberiamo da ogni giudizio: ciò che vedono in noi è la loro opinione. Alcuni potrebbero percepirci come intelligenti, divertenti e di talento, ad altri potremmo essere simpatici; per altri invece potrebbe essere il contrario, ma questo non deve limitarci nella nostra espressione.
Non possiamo piacere a tutti, non importa quanto ci proviamo. I giudizi degli altri su di noi non sono altro che percezioni, filtrate attraverso le loro lenti, le loro aspettative o il loro sistema di credenze. Il tentativo di compiacere tutti è legato alla paura del rifiuto e alla paura del fallimento. Ma il più grande fallimento della vita è non essere se stessi, e il più grande rifiuto della vita è il rifiuto di se stessi.
L’importante è questo: accogli i giudizi esterni che ti ostacolano!
Accogli i giudizi esterni che ti ostacolano
Come possiamo liberarci dai condizionamenti del giudizio altrui?
Possiamo imparare a scegliere a quali giudizi dare ascolto. Non tutte le critiche sono negative, sapere valutare e distinguere quelle costruttive da quelle che sono vuote e infondate, può aiutarci a migliorare, ci fornisce stimoli e motivazione.
Possiamo imparare a diventare ‘sordi’ a quelle critiche che ci feriscono.
Possiamo imparare a comunicare in bella maniera alla persona che ci critica il nostro disappunto o che ci sta ferendo con le sue parole.
In primo luogo però è importante imparare a non giudicare noi stessi e ad avere maggiore fiducia nelle nostre capacità. Se non si ha il coraggio di dare la nostra opinione, le persone ci trovano inaffidabili perché si sentono dire solo quello che vogliono sentire, e non capiscono quello che pensiamo veramente.
Se invece ci esprimiamo, anche se non siamo d’accordo con il loro pensiero, le persone sanno che possono contare su di noi perché vedono che siamo sinceri.
Quando diamo importanza al giudizio altrui:
- ci lasciamo condizionare dagli altri
- non siamo spontanei
- siamo insicuri
- abbiamo una bassa autostima
- cerchiamo approvazione
- siamo passivi
- dipendiamo dagli altri
- proviamo un forte disagio
- non ci sentiamo liberi
- agiamo in un modo che non ci corrisponde
- ci vergogniamo di affermare noi stessi
- abbiamo paura di non essere compresi
- ci blocchiamo nella nostra espressione
- non siamo in armonia con noi stessi
- ci paragoniamo agli altri, ma temiamo il confronto con gli altri
- abbiamo paura di non essere accettati
- abbiamo paura di essere rifiutati ed emarginati
Quando non diamo importanza al giudizio altrui:
- gli altri non ci condizionano
- ci sentiamo più sicuri di noi
- siamo più spontanei ed autentici
- abbiamo un’alta autostima
- siamo più attivi
- esprimiamo ciò che pensiamo e chi siamo
- realizziamo quello che desideriamo fare
- siamo coerenti con i nostri valori
- il confronto con gli altri non ci spaventa
- viviamo in armonia con noi stessi
- siamo più indipendenti
Quando non diamo troppa importanza al giudizio altrui, diventiamo più autentici, argomento di cui abbiamo scritto nell’articolo Cosa significa essere autentici: tappe e ostacoli
Letture per approfondire
- Roberto Assagioli, Per vivere meglio
- Fumitake Koga e Ichirō Kishimi, Il coraggio di non piacere: Liberati dal giudizio degli altri e trova l’autentica felicità
- Dale Carnegie, Come trattare gli altri e farseli amici
- Gabrielle Bernstein, Liberi dal Giudizio. Smetti di lasciarti ingabbiare dalle tue convinzioni e inizia a vivere meglio
- Arthur Schopenhauer, L’arte di ignorare il giudizio degli altri
- Sarah Knight, Me ne frego del giudizio degli altri. Essere se stessi dovrebbe essere la cosa più facile al mondo
Strumenti pratici
per riconoscere, superare e trasformare la paura di fallire
La paura di non farcela è una delle ragioni principali che blocca le persone
nella realizzazione di ciò che più desiderano.
Ma come possiamo andare oltre questa paura?
Cambiando la nostra mentalità e riprendendoci il nostro potere personale.
Nel videocorso imparerai
passo dopo passo a conoscere i vari aspetti della paura di fallire, a comprendere come si muove, a scoprire come affrontarla e superarla.